OCCHIO ALLA PROCESSIONARIA
La processionaria è un insetto artopode che infesta pini e querce pericoloso per gli esseri umani e spesso mortale per i nostri amici a quattro zampe. Ma non solo. Questi piccoli esseri dall’aspetto innocuo, sono devastanti per le piante tanto da comprometterne l’intero ciclo vitale causandone la defoliazione.
COME SI PRESENTA LA PROCESSIONARIA? PERCHE’ É COSI’ TEMUTA?
La processionaria è un insetto molto simile al bruco. Nasce come piccola larva sviluppandosi attraverso cinque stadi e può raggiungere una lunghezza massima di 40mm. Dopo un primo sviluppo, la processionaria si distingue dai bruchi per i peli dorsali rossicci che compaiono lungo il corpo dell’insetto. Sono proprio questi piccoli peli a risultare dannosi sia per la salute umana che per quella animale. Il corpo, o tegumene, a seconda dell’area geografica può cambiare colore variando dal blu fino al nero. Successivamente la larva diventa pupa e questa trasformazione avviene in un piccolo bozzo di seta dal colore ocra che si trova nel terreno. Una volta schiusa è praticamente una falena: grazie all’apertura alare la femmina può raggiungere una grandezza che varia dai 36 ai 49 mm, mentre il maschio resterà più piccolo raggiungendo massimo i 39 mm. Con l’accoppiamento le femmine depongono le uova sui pini più vicini. E le uova rappresentano il vero problema: la deposizione avviene in ammassi cilindrici filamentosi attorno agli aghi del pino e ogni ammasso può contenere dalle 70 alle 300 uova. Le piccole larve, una volta schiuse, si nutrono delle foglie tenere e succose degli aghi di pino. Il problema è che le larve si spostano velocemente da un ramo all’altro, nutrendosi con grande voracità.
PERCHE’ SI CHIAMA PROCESSIONARIA
La processionaria si chiama così in virtù di un comportamento: i bruchi, nei primi giorni di primavera, prima di trasformarsi in pupe scendono dai pini alla ricerca di un riparo per creare il proprio bozzolo. Nel farlo creano delle vere e proprie processioni pericolosissime.
DANNI ALLA VEGETAZIONE
I nidi di processionaria, nonostante l’altezza dei pini, sono ben visibili e riconoscibili all’occhio umano. Quando questi insetti scelgono una giovane pianta possono persino procurarne la morte poiché indeboliscono l’albero lasciandolo più vulnerabile all’attacco di ulteriori parassiti. Le larve inoltre procurano gravi danni di defoliazione soprattutto sui germogli appena nati. Insomma, il passaggio di questi insetti non resta senza traccia. Il risultato: chiome svuotate e rallentamenti o difetti nella crescita.
DANNI AGLI ESSERI VIVENTI
La processionaria è dannosa sia per gli esseri umani che per il regno animale. Basta il semplice contatto con i piccoli peli dorsali di questo bruco (in modo diretto o indiretto) a far scatenare una vera e propria dermatite che nei casi più gravi può manifestarsi in vesciche o bolle, senza contare irritazioni e congiuntiviti. Nel caso di contatto diretto con ingestione o inalazione dei peli urticanti, si può verificare una grave infiammazione della bocca, dell’apparato digerente, con manifestazioni di nausea e vomito. Se inalati, invece, la reazione potrebbe sfociare in starnuti, difficoltà nel deglutire e in broncospalsmi. Ovviamente il pericolo più grande è lo shock anafilattico.
Negli animali il rischio è anche la morte. Cani, gatti e cavalli annusano smesso il suolo. Un’inalazione di questo insetto può produrre un’eccessiva salivazione seguita da rigonfiamenti della lingua che può degenerare in morte.
COME COMBATTERLA
Per combatterla ci sono diverse soluzioni, tra le quali la distruzione del nido, uso di insetticidi. Mai come in questo caso diffida del ‘fai da te’ e rivolgiti ad un esperto del settore. Bios è il marchio del Gruppo TCN specializzato in disinfestazioni grazie all’uso di prodotti professionali garantiti da Envu Italia. Ricorda che puoi contattarci al numero verde 800 161080 oppure nostro numero Whatsapp 334 1629009 inviando una richiesta per effettuare un sopralluogo gratuito.
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